Italia meta privilegiata del “turismo dei matrimoni”: è boom di coppie straniere (famose e non) che scelgono di sposarsi nel nostro Paese
Da Tom Cruise a Sofia Coppola, da George Clooney a Kim Kardashian, il wedding tourism, ossia la tendenza a sposarsi all’estero è sempre più diffusa tra i vip (ma non solo) e la meta privilegiata per pronunciare il fatidico “sì” è proprio il Belpaese. Secondo gli ultimi dati diffusi dal Centro Studi Turistici di Firenze relativi al 2015, si tratta di un business che vale più di 380 milioni di euro e che dà lavoro a 52.600 operatori. I matrimoni organizzati nel 2015 sono stati oltre 7.000 e le ricadute positive sono numerose non solo sull’occupazione, ma anche sul turismo locale: basti pensare che questi lieti eventi hanno generato più di 333mila arrivi e ben 1,1 milione di presenze.
Questi numeri confermano il boom di un fenomeno in continua crescita che, tra le altre cose, l’anno scorso ha visto a Roma la nascita della Borsa del Matrimonio in Italia (BMII), una sorta di salone del turismo con un focus specifico sulle cerimonie nuziali tricolore. In particolare, secondo i dati diffusi in occasione della prima edizione di questa fiera tematica, organizzata per la prima volta a Roma nelle giornate del 24 e del 25 novembre, l’anno scorso il wedding tourism ha spostato in Italia 1milione e 225mila presenze provenienti da 25 Paesi diversi che hanno prodotto un fatturato di 315 milioni di euro.
Il profilo del wedding tourist
Ma chi sceglie l’Italia come location di nozze? Secondo la BMII, molti provengono dai Paesi angloamericani, Regno Unito e Stati Uniti in testa con rispettivamente il 26,4% e il 20,7%. Pur mantenendosi sotto il 5%, è interessante notare come nella classifica siano presenti alcuni dei nostri “vicini” europei come tedeschi, svizzeri francesi.
Fonte: http://www.borsaitaliana.it